Il PapaveroRosso sboccia tra maggio e giugno scegliendo come sua dimora preferita i campi
di cereali sia coltivati che selvatici.
Si narra che
Gengis Khan, il temibile imperatore e condottiero mongolo, spargeva dei semi di
papavero sui campi di battaglia vittoriosi, in ricordo di chi vi era caduto con
onore.
Anche nel
mondo anglosassone il papavero rosso è usato per ricordare le vittime di
guerra, in particolar modo quelle delle due guerre mondiali.
E di radice
celtica è il nome del papavero. La radice del nome deriva dalla parola “pappa”
ovvero l’estratto del papavero che si usava per conciliare il sonno degli
infanti.
Con il
papavero rosso si può, infatti, fare delle ottime tisane rilassanti per
distendersi dopo una giornata stressante.
Per il suo
contenuto di alcaloidi, il papavero rosso è utilizzato in pediatria ed in
medicina per tisane calmanti.
Un’ ottima
soluzione naturale in caso di tosse , di bronchite, di infiammazioni delle vie
respiratorie e come antidolorifico.
Da non confondere
con il cugino “papaver somniferum” (papavero da oppio) dalle proprietà
“stupefacenti”.
COME PREPARARE
LA TISANA DI PAPAVERO ROSSO
- Raccogliete più o meno
15 papaveri interi per ogni tazza di tisana che intendete preparare;
- metteteli in ammollo per
qualche minuto e risciacquateli per pulire i papaveri dagli insetti (almeno che
non gradiate questi ultimi lessati);
- bollite l’acqua per la
tisana;
- mettete i fiori
nell’acqua bollente (spenta J ) e lasciate riposare il tutto per 5 minuti;
- filtrate e servite ( nel
caso addolcite con miele).
Avrete, così, un’ottima
tisana rilassante di colore rosso scuro intenso (simile a quello di un vino
nero) dall’odore di erbe selvatiche e dal sapor di Murgia.
Precisazioni:
Se volete utilizzare i
fiori per fare subito una tisana, raccoglieteli ed utilizzate tutto il fiore,
compreso lo stelo ( io ho usato i primi 10 cm), che contiene molto principio
attivo.
Se li mettete a bagno
potrete conservarli anche per un giorno.
Se invece volete creare la
vostra scorta di papaveri per le tisane invernali seguite i seguenti consigli:
- raccogliete i papaveri nelle ore serali e non nei
giorni di clima troppo umido (preferibilmente in luna crescente);
- staccatene i petali, che sarà l’unica parte del fiore
che conserverete;
- essiccateli in ombra, all’aperto, al riparo dalla
pioggia e dall’umidità in luoghi con buona ventilazione ( per esempio in un
tavoliere riparato con una retina per evitare che volino via);
- - di tanto in tanto controllate l’essiccazione,
scartando i petali che anneriscono (ammuffiti). I petali devono, infatti,
mantenere un colore rosso violaceo.
Così avrete le vostre
provviste di petali di papavero per addolcire le vostre tossi e pertossi
invernali, usando la medicina della nonna, naturale e salutare veramente.
A proposito di salutare…
ciao J
ma il papavero deve erssere essiccato ??? l acqua deve bollire ??? ma poi e la stessa cosa bere mezza tazza o una tazza ??? poi peso verso i 75 kg quanto ne dovrei bere per fare un viaggio astrale ???
RispondiElimina